I sistemi d’accumulo da abbinare al fotovoltaico domestico hanno una loro convenienza economica, grazie anche alle detrazioni fiscali del 50%. Qualcuno le batterie abbinate all’impianto ha già iniziato ad installarle, ma il mercato è in sostanza ancora fermo in attesa delle disposizioni normative dell’Autorità per l’Energia, normative che, secondo alcuni rumors, potrebbero essere pronte già a fine marzo.
L’ATER, associazione dei tecnici rinnovabili, ha elaborato delle simulazioni economiche, con cui si scopre che è conveniente già si da ora installare un piccolo impianto FV residenziale con accumulo. Si parla di tempi di rientro dell’investimento di circa 9-10 anni e un TIR (tasso interno di rendimento) dell’ 8-10%. Il bilancio economico sembra accettabile, a patto di poter accedere alle detrazioni fiscali del 50% (che dal 2015 scenderanno al 40% e dal 2016 al 36%).
Secondo queste simulazioni economiche, una batteria di accumulo da 5,5 kWh abbinato a un impianto da 3 kW si ripaga in circa 10 anni e nell’arco dei 20 anni dà un risparmio, al netto delle spese, di oltre 14.600 euro, con un ritorno dell’investimento annuo del 5,2%, un IRR dell’8% e un VAN al tasso del 2% che arriva a 19.800 euro. Il mercato dei sistemi fotovoltaici con accumulo potrebbe decollare maggiormente quando scenderanno i prezzi delle batterie, previsti in calo del 30-50% nei prossimi 3-4 anni.
(fonte QualEnergia)
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